3 errori che i rivenditori commettono quando usano WhatsApp per contattare i clienti e come risolverli

WhatsApp è diventato il canale di comunicazione preferito da molti concessionari d’auto. È veloce, personale e sempre a portata di mano. Ma c’è un problema: molti concessionari lo usano nel modo sbagliato. Invece di creare efficienza e migliorare l’esperienza dei clienti, WhatsApp spesso diventa un’altra casella di posta non strutturata.
In questo articolo analizziamo i tre errori più comuni che i rivenditori commettono quando usano WhatsApp per contattare i clienti e cosa fanno i rivenditori più intelligenti. Si tratta di intuizioni che abbiamo implementato all’interno di Novaco, dove aiutiamo i rivenditori a costruire quello che chiamiamo un front office virtuale. Al di sotto di questo front office virtuale si trova una forza lavoro virtuale – intelligente, automatizzata e costruita per essere scalata.
1. Trattare WhatsApp come una casella di posta
Cosa non va:
I messaggi arrivano. Il personale risponde quando ha tempo. Nel frattempo i clienti aspettano. A volte per ore. Non c’è un sistema, non c’è una priorità e non c’è modo di sapere chi ha risposto a cosa.
Perché è importante:
Questo porta a tempi di risposta scadenti, servizi incoerenti e caos interno. Non è scalabile. E non soddisfa le aspettative dei clienti nel 2025.
Cosa fanno invece i rivenditori leader:
Trattano WhatsApp come un canale di conversazione strutturato e semi-automatizzato. Un assistente virtuale gestisce la prima risposta 24 ore su 24, 7 giorni su 7, guidando i clienti in azioni comuni come la prenotazione, la riprogrammazione o la verifica delle informazioni di base. Il personale interviene solo quando l’apporto umano aggiunge valore.
2. Nessuna integrazione con i sistemi di pianificazione o DMS
Cosa va storto:
Un cliente chiede: “La mia auto è pronta?”. Qualcuno deve lasciare la chat, entrare in Plan-IT o nel DMS e rispondere manualmente. È un’operazione lenta, che crea interruzioni e che è soggetta a errori.
Perché è importante:
Richiede tempo e intasa il tuo team. Ma soprattutto, impedisce il self-service e ritarda il percorso del cliente.
Cosa fanno invece i rivenditori leader:
Con Novaco, il tuo assistente virtuale è già collegato a sistemi come Plan-IT, pronto a fornire aggiornamenti in tempo reale direttamente su WhatsApp. I clienti ricevono risposte immediate senza aspettare e il tuo team rimane concentrato su ciò che conta.
3. Credere che il manuale sia uguale al personale
Cosa non va:
Alcuni rivenditori pensano che rispondere manualmente sia più personale. Ma i clienti non vogliono lunghe chiacchierate: vogliono risposte rapide e chiare. Personale non significa lento.
Perché è importante:
Finisci per perdere tempo in attività ripetitive che potrebbero essere facilmente gestite dall’automazione, e i clienti non si sentono ancora valorizzati.
Cosa fanno invece i rivenditori leader:
Automatizzano lo standard – su misura per la persona che fa la domanda, rendendolo non solo personale, ma iperpersonale. In questo modo il personale si concentra sui momenti in cui il contributo umano fa davvero la differenza.
Conclusione
WhatsApp non è più solo un’app di messaggistica. È il tuo ufficio virtuale.
I rivenditori non hanno bisogno di più personale. Hanno bisogno di una forza lavoro virtuale, sempre disponibile e coerente. Noi di Novaco costruiamo le nostre soluzioni esattamente in questo modo: strutturate, intelligenti e focalizzate sulla scala.
Se vuoi vedere come i più importanti concessionari lo stanno già facendo, contattaci. Ti spiegheremo come fare.